Cosa prevede il programma GOL per la Regione Veneto?
Il Programma Nazionale per la Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL) si svilupperà nel corso di cinque anni (2021-2025) e prevede per il Veneto oltre 55 milioni di euro solo per l’anno 2022, risorse preziose che permetteranno di attivare entro fine anno percorsi di formazione (soprattutto per il rafforzamento delle competenze digitali) e inserimento lavorativo per quasi 20.000 persone.
Gli obiettivi del programma GOL
La Garanzia di occupabilità dei lavoratori ha anche altri obiettivi non solo lavoro o processi di formazione:.
In particolare:
- Innovazione e sperimentazione:in GOL devono trovare spazio anche interventi innovativi e sperimentali, che possano costituire base per il cambiamento nell’ottica della condivisione delle buone prassi
- Confronto tra aziende e territorio: possono essere sperimentate soluzioni «negoziate» che facilitino l’ingresso in azienda – dei veri e propri «patti territoriali», volti a fornire strumenti dedicati in termini di formazione condizionati all’assunzione
Il programma GOL ha creato 5 tipologie di percorsi differenti a sostegno del lavoro:
- Reinserimento lavorativo: servizi dedicati ai candidati già proiettati verso il mercato lavorativo e con alta occupabilità, quindi attività di orientamento e accompagnamento al lavoro;
- Aggiornamento (upskilling): interventi di formazione di breve durata e dal contenuto professionalizzante, finalizzati allo sviluppo di nuove competenze o aggiornamento di quelle esistenti, per rendere i candidati più competitivi nel mercato del lavoro;
- Riqualificazione (reskilling): interventi di formazione di maggiore durata per sviluppare nuove competenze per quei lavoratori che sono più lontani dal mondo del lavoro, con l’obiettivo di accrescerne l'occupabilità;
- Lavoro ed inclusione: per i candidati con bassa occupabilità è prevista la creazione di una rete di servizi specifici sul territorio (educativi, sociali, socio-sanitari, ecc.), per favorire l'inclusione lavorativa e sociale come già avviene con il Reddito di Cittadinanza. Questa tipologia di intervento parte dal presupposto che talvolta le sole politiche attive del lavoro non sono sufficienti per migliorare lo stato occupazionale del lavoratore poiché subentrano altri generi di problematiche che vanno oltre il contesto lavorativo;
- Ricollocazione collettiva: valutazione della specifica situazione aziendale in crisi, con analisi della professionalità dei lavoratori coinvolti in relazione al contesto territoriale di riferimento e ideazione di strategie per la risoluzione dei problemi.
I percorsi sopra indicati verranno attivati sul territorio Veneto secondo tre principali modalità:
- Attraverso il modello dell’Assegno per il Lavoro per i percorsi di reinserimento lavorativo, aggiornamento (upskilling) e riqualificazione (reskilling);
- Attraverso l’esperienza del bando “Azioni Integrate di Coesione Territoriale” (AICT) per il percorso lavoro e inclusione;
- Attraverso la presa in carico diretta dei CPI (Centri per l’Impiego) su segnalazione dell’Unità di Crisi di Veneto Lavoro o attraverso progetti di outplacement just in time per il percorso di ricollocazione collettiva.