12/8/2025
Cybersecurity aziendale: come strutturare una governance efficace e responsabile
La cybersecurity oggi è una priorità strategica per ogni azienda, non solo una questione tecnica. In questo articolo scopriamo come costruire un modello di gestione efficace, con ruoli chiari e responsabilità definite, in linea con le più recenti normative europee e italiane.

In un mondo sempre più digitale e interconnesso, la cybersecurity non può più essere considerata un compito esclusivo del reparto IT. È diventata una componente essenziale della strategia aziendale, un investimento necessario per proteggere asset, dati e reputazione.
Ma come si può costruire un modello efficace per la gestione della sicurezza informatica? Quali ruoli vanno coinvolti, e con quali responsabilità?
Vediamo una panoramica completa per affrontare questo tema in modo strutturato, alla luce anche delle nuove normative europee e italiane.
La cybersecurity non è più un optional
Le minacce informatiche crescono in numero, complessità e impatto. Dalla perdita di dati alla paralisi operativa, fino al danno reputazionale e alle sanzioni economiche, gli attacchi cyber possono colpire duramente aziende di qualsiasi dimensione e settore. Non si tratta più di “se” verrà colpita un’organizzazione, ma di “quando” e “come” sarà in grado di reagire.
Per questo oggi si parla sempre più di cyber resilience: la capacità non solo di difendersi, ma anche di rispondere e riprendersi rapidamente da un attacco.
Il quadro normativo: perché è fondamentale agire ora
Nel contesto attuale, il rispetto delle normative non è solo un obbligo legale, ma anche un'opportunità per rafforzare i processi interni. Alcune delle principali normative che incidono sulla sicurezza informatica includono:
- GDPR (Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali): impone misure tecniche e organizzative per garantire riservatezza, integrità e disponibilità dei dati.
- Direttiva NIS 2, recepita in Italia con il DLgs 138/2024, che estende gli obblighi di sicurezza a un numero maggiore di soggetti considerati “essenziali o importanti”.
- Regolamento DORA, rivolto ai servizi finanziari, che introduce requisiti molto stringenti sulla gestione del rischio ICT.
- “Legge Cyber” (DLgs 90/2024): rafforza il ruolo dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e introduce nuovi obblighi in termini di governance.
Queste norme chiedono non solo strumenti tecnologici, ma anche modelli organizzativi precisi e verificabili.
L'importanza di un modello organizzativo strutturato
Un’azienda ben protetta è prima di tutto un’azienda ben organizzata. La sicurezza informatica deve essere integrata nei processi di governance, come parte integrante della strategia aziendale. Serve quindi un modello organizzativo chiaro, che definisca:
- Ruoli e responsabilità all'interno dell'organizzazione.
- Policy e procedure operative per la gestione della sicurezza.
- Processi di analisi del rischio, aggiornati in modo continuo.
- Piani di risposta agli incidenti, testati e documentati.
- Controlli tecnici e organizzativi proporzionati al rischio.
- Formazione e sensibilizzazione del personale.
- Monitoraggio attivo delle minacce e delle vulnerabilità.
Non è sufficiente affidarsi a un software antivirus o a un firewall. Serve un approccio sistemico, in cui ogni attore aziendale abbia un ruolo preciso.
Ruoli e figure chiave nella gestione della sicurezza
Vediamo ora quali sono i protagonisti della cybersecurity in azienda e quali responsabilità ricoprono:
1. Consiglio di amministrazione e top management
La direzione ha un ruolo cruciale. Non può più delegare la sicurezza al solo reparto tecnico: è responsabile della supervisione strategica, della valutazione del rischio e dell’allocazione delle risorse. La cybersecurity va inclusa nella strategia aziendale, nei budget e nei piani di crescita.
2. CISO (Chief Information Security Officer)
Figura centrale, il CISO è responsabile dell’intera strategia di sicurezza. Coordina i team tecnici, sviluppa policy, monitora rischi e si interfaccia con il top management. Per essere efficace, deve avere un ruolo autonomo e indipendente, con un canale diretto verso il consiglio di amministrazione.
3. CIO (Chief Information Officer)
Sebbene il CISO si concentri sulla sicurezza, il CIO è responsabile dell’infrastruttura IT e dei progetti di digitalizzazione. I due ruoli devono lavorare in sinergia per integrare sicurezza e innovazione.
4. Responsabile della protezione dei dati (DPO)
Nei casi previsti dal GDPR, il DPO è garante della conformità normativa in materia di privacy. Collabora con il CISO per assicurare che le misure tecniche rispettino le regole sulla protezione dei dati personali.
5. Funzioni HR e legali
Il capitale umano è uno dei principali fattori di rischio, ma anche una risorsa strategica. Il reparto HR gioca un ruolo chiave nella formazione, nella gestione dei comportamenti a rischio e nella definizione delle responsabilità contrattuali. Il supporto legale è fondamentale per la conformità normativa e la gestione degli incidenti.
6. Utenti e collaboratori
Ogni dipendente ha un ruolo attivo nella sicurezza. Una password condivisa o un link aperto inavvertitamente può compromettere l’intero sistema. Per questo è fondamentale investire in awareness: informare, formare, coinvolgere.
Minacce interne: il fattore umano al centro
Spesso gli attacchi informatici non arrivano solo dall’esterno. Errori involontari, comportamenti negligenti o addirittura atti dolosi da parte di ex dipendenti possono generare falle critiche. È quindi essenziale:
- Creare una cultura della sicurezza, con programmi formativi continui.
- Prevedere canali di segnalazione interna, anche anonimi.
- Implementare sistemi di monitoraggio, sempre nel rispetto del GDPR.
- Applicare sanzioni disciplinari, quando necessario, in caso di violazioni gravi o intenzionali.
Cybersecurity come leva strategica per il business
Oggi la sicurezza informatica non è più un centro di costo, ma una vera e propria leva competitiva. Aziende resilienti attraggono clienti, partner e investitori. Una buona governance cyber rafforza la fiducia del mercato, agevola le certificazioni e può diventare un vantaggio anche nei processi di M&A, appalti e internazionalizzazione.
Integrare la cybersecurity nel piano industriale, nei processi di innovazione e nei rapporti con i fornitori significa costruire valore duraturo.
Una gestione efficace della cybersecurity richiede visione, competenze e coinvolgimento a tutti i livelli aziendali. È un percorso che parte dall’alto e si concretizza con azioni quotidiane, politiche coerenti e investimenti mirati.
Non si tratta solo di proteggersi dagli attacchi: si tratta di costruire fiducia, reputazione e resilienza. E di affrontare la trasformazione digitale con consapevolezza e responsabilità.
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