23/12/2025
Incentivi e Agevolazioni Assunzioni 2025-2026 in Veneto
La Regione Veneto sostiene l’occupazione con agevolazioni per le assunzioni rivolte ai datori di lavoro locali. Ecco le misure regionali attive nel 2025-2026, tra contributi, bonus e bandi disponibili.

La Regione Veneto offre una serie di agevolazioni per le assunzioni mirate a incentivare l’occupazione locale. Si tratta di misure regionali – contributi a fondo perduto, bonus e altri incentivi – riservate ai datori di lavoro veneti che assumono nuovo personale, in aggiunta agli incentivi di carattere nazionale. Di seguito presentiamo tutte le agevolazioni regionali attive in Veneto nel 2025-2026, evidenziandone tipologie, requisiti, durata, modalità di richiesta e i bandi attualmente aperti.
Bonus Assunzioni per Nuove Imprese Femminili o Giovanili
Una delle principali misure regionali attive in Veneto è il contributo per le nuove imprese artigiane avviate da donne o giovani under 35, finalizzato a sostenerne l’avvio a condizione che venga effettuata almeno un’assunzione. L’agevolazione è promossa tramite l’Ente Bilaterale Artigianato Veneto (EBAV) e consiste in un aiuto economico rivolto alle piccole aziende artigiane di nuova costituzione, con l’obiettivo di favorire sia lo sviluppo imprenditoriale che la creazione di nuovi posti di lavoro nel territorio.
Requisiti e beneficiari
Possono accedere al bonus le nuove imprese artigiane del Veneto costituite nel 2025, in forma individuale o societaria, guidate da donne oppure da giovani under 35. In caso di società, è richiesto che almeno il 50% dei soci abbia meno di 35 anni o sia di sesso femminile. L’impresa deve essere iscritta all’Albo delle Imprese Artigiane del Veneto. Condizione fondamentale per ottenere il contributo è l’assunzione di almeno un lavoratore dopo l’avvio dell’azienda. Il nuovo dipendente può essere assunto con contratto a tempo determinato o indeterminato, purché il rapporto di lavoro duri almeno 6 mesi continuativi e con un orario minimo di almeno il 50% di un full-time. Inoltre, l’impresa deve essere in regola con la bilateralità artigiana: il contratto di lavoro deve prevedere il versamento delle quote EBAV e la relativa denuncia sul modello mensile B01. Sono escluse dal beneficio le aziende non realmente nuove (cioè imprese preesistenti che abbiano solo cambiato forma giuridica diventando artigiane).
Importo del contributo e condizioni
L’importo del contributo può arrivare fino a 5.000 € complessivi, pari al 50% delle spese sostenute per la costituzione e l’avvio dell’attività. Il contributo copre costi tipici di avviamento (acquisto macchinari e attrezzature, arredi, affitto e adeguamento locali, consulenze iniziali, software, ecc.) sostenuti dall’azienda. L’erogazione avviene in due tranche: un acconto immediato dopo l’approvazione della domanda (pari al 50% dell’agevolazione spettante, fino a un massimo di 2.000 €) e il saldo successivamente al rispetto della condizione occupazionale. In pratica, l’impresa beneficiaria riceve la seconda parte del contributo solo dopo aver assunto almeno un dipendente e aver rispettato tutti i requisiti obbligatori (durata minima del contratto, orario, versamenti EBAV, ecc.). Qualora l’azienda non proceda all’assunzione richiesta entro 12 mesi dall’erogazione dell’acconto, decade dal beneficio e dovrà restituire quanto ricevuto. Si segnala inoltre che il contributo, pur essendo a fondo perduto, è considerato fiscalmente come ricavo d’esercizio ed è soggetto a ritenuta del 4% ai fini fiscali (certificata da EBAV entro il 28 febbraio dell’anno successivo).
Periodo di validità
Il bando EBAV per le nuove imprese femminili/giovanili è attivo per tutto il 2025. La domanda di contributo va presentata entro 90 giorni dall’iscrizione dell’impresa all’Albo Artigiani. In ogni caso è fissata una scadenza ultima al 31 dicembre 2025 per l’invio delle richieste. Oltre tale data non sarà più possibile accedere all’agevolazione per le imprese avviate nel 2025. L’agevolazione è strutturale a livello regionale per il 2025, ma eventuali estensioni o rifinanziamenti per gli anni successivi saranno comunicate dagli enti competenti.
Modalità di domanda
Per richiedere il bonus, l’azienda deve compilare l’apposito modulo di domanda predisposto da EBAV e presentarlo, insieme alla documentazione richiesta, presso uno degli sportelli territoriali EBAV in Veneto. La domanda deve includere il certificato di iscrizione all’Albo delle Imprese Artigiane (o visura camerale) e i documenti giustificativi delle spese di avviamento sostenute (costi di costituzione, acquisto/leasing di beni strumentali, etc.), oltre alle coordinate IBAN per l’accredito. Le istruzioni dettagliate e il modulo di richiesta (formato PDF) sono disponibili sul sito EBAV. Dopo la presentazione, EBAV valuta la domanda e, se ammessa, accredita l’acconto sul conto corrente indicato. Il saldo viene erogato una volta comprovata l’assunzione obbligatoria del dipendente. È importante rispettare le tempistiche di invio e fornire tutti i documenti richiesti, per evitare ritardi nell’erogazione. Il testo integrale del bando regionale EBAV per il 2025 è disponibile per consultazione sul sito ufficiale EBAV e della Regione Veneto.
Bando aperto: Contributo nuove imprese femminili o giovanili (EBAV) – Domande aperte fino al 31/12/2025 (entro 90 giorni dall’iscrizione dell’impresa). Budget disponibile fino a esaurimento fondi.
Incentivi per l’Assunzione di Lavoratori con Disabilità
La Regione Veneto, attraverso il Fondo Regionale per l’Occupazione delle Persone con Disabilità, mette a disposizione una serie di incentivi e contributi per i datori di lavoro che assumono lavoratori disabili iscritti al collocamento mirato regionale. Questo programma di aiuti, approvato con DGR n. 1388/2024, dispone di risorse dedicate (oltre 26 milioni di euro) per finanziare sia bonus occupazionali alle imprese sia misure di supporto all’inclusione lavorativa dei disabili. Le agevolazioni in quest’ambito sono “strutturali”, ovvero previste su base continuativa: possono essere richieste per le assunzioni effettuate nel 2025 e proseguiranno (previo rifinanziamento) anche nel 2026.
Requisiti per i datori di lavoro e lavoratori destinatari
Gli incentivi regionali per l’assunzione di disabili spettano a tutti i datori di lavoro privati con sede in Veneto che assumono, nel corso del 2025, persone con disabilità iscritte al Collocamento Mirato (ai sensi della Legge n.68/1999) presso i Centri per l’Impiego del Veneto. Possono beneficiarne anche le aziende con meno di 15 dipendenti, dunque non soggette all’obbligo di assunzione di categorie protette previsto dalla legge, nonché le imprese già soggette all’obbligo che vadano oltre le quote minime di legge. Se l’azienda richiedente rientra tra i datori di lavoro obbligati (15 o più dipendenti), il regolamento regionale incentiva in particolare l’assunzione di disabili con maggiori difficoltà di inserimento: ad esempio persone con bassa scolarità, età superiore a 45 anni oppure con disabilità sensoriale. In ogni caso, non vengono concessi contributi per assunzioni effettuate solo in adempimento di un obbligo di legge già imposto (es. chiamata nominativa su diffida o verbale ispettivo): l’incentivo regionale esclude quindi le assunzioni avvenute unicamente per sanare scoperture di legge, mentre premia le iniziative volontarie volte ad ampliare l’inclusione lavorativa.
Tipologie di contratti ammessi
Sono incentivabili le assunzioni a tempo indeterminato di persone con disabilità, incluse eventualmente le trasformazioni da tempo determinato a indeterminato. In base alle disposizioni regionali, risultano ammissibili anche alcune assunzioni a tempo determinato di durata significativa: ad esempio contratti di almeno 12 mesi per lavoratori disabili prossimi all’età pensionabile (ultra63enni), oppure proroghe e conferme in apprendistato finalizzate alla stabilizzazione. I contratti possono essere sia full-time che part-time, tenendo conto che in caso di orario parziale il beneficio economico viene ridotto proporzionalmente (e generalmente non è concesso per part-time molto ridotti, sotto 21 ore settimanali). L’obiettivo è favorire inserimenti stabili o di lunga durata; pertanto, contratti brevi inferiori all’anno (salvo eccezioni legate a imminente pensionamento) non rientrano nelle agevolazioni.
Importo degli incentivi all’assunzione
L’entità del bonus regionale varia a seconda della tipologia di disabilità e del tipo di contratto, al fine di concentrare il sostegno sui casi di inserimento più impegnativi. In generale, per ogni lavoratore disabile assunto a tempo indeterminato è previsto un contributo fino a 18.000 €, erogato in più tranche nel tempo. In pratica, l’azienda riceve 3 rate da 6.000 € ciascuna: la prima dopo 12 mesi dall’assunzione, la seconda dopo 24 mesi e la terza dopo 36 mesi (a condizione che il lavoratore sia ancora in organico in tali scadenze). Se la lavoratrice assunta è donna, il beneficio è esteso anche al 48° mese, con una quarta rata, per incentivare ulteriormente l’occupazione femminile con disabilità.
In caso di disabilità grave, gli importi possono aumentare: ad esempio per lavoratori con disabilità psichica o intellettiva la Regione riconosce un incentivo fino al 75% della retribuzione lorda mensile del dipendente assunto. Questo supporto può coprire una parte significativa del costo salariale per un periodo che può arrivare a 12, 24 o 36 mesi a seconda della durata del contratto (anche per assunzioni a tempo determinato di disabili gravi, non solo indeterminato). Percentuali di copertura rilevanti (ad esempio 35-50% del salario) sono previste anche per l’inserimento di disabili con invalidità fisica elevata (es. superiore al 67%), secondo criteri graduali stabiliti dal programma regionale. In aggiunta, la Regione prevede bonus mirati per le trasformazioni e proroghe: ad esempio un contributo forfettario in caso di trasformazione di un contratto a termine di un disabile in contratto a tempo indeterminato, oppure un aiuto economico per la proroga di un contratto a termine oltre una certa durata (misure analoghe a quelle attive in altre regioni, come in Friuli VG dove si riconoscono 6.000 € per trasformazioni e 2.000 € per proroghe). Tutti gli importi sono eventualmente riproporzionati in caso di lavoro part-time o di durata determinata inferiore al massimo (ad esempio, il bonus forfettario si riduce proporzionalmente per contratti part-time sotto il 50% o per contratti a termine più brevi). Nel caso specifico di assunzione di un disabile ultra 55enne, il programma 2025 ha previsto un incentivo maggiorato fino a 7.500 € (anziché 5.000 € base) per premiare l’inserimento lavorativo di lavoratori disabili anziani, che presentano maggiori difficoltà occupazionali.
Contributi per adattamento postazione e altri supporti
Oltre ai bonus sulle assunzioni, la Regione Veneto offre alle aziende anche contributi per favorire le condizioni di lavoro dei dipendenti disabili. In particolare, sono finanziabili gli interventi di adattamento del posto di lavoro, l’acquisto di tecnologie per il telelavoro e la rimozione delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro dove venga inserita una persona con disabilità. Questo contributo copre fino al 95% delle spese sostenute dal datore di lavoro per tali adeguamenti, fino a un massimale di 20.000 €. Ad esempio, rientrano tra le spese ammissibili l’installazione di rampe o ascensori, l’adattamento di postazioni per renderle ergonomiche o accessibili, l’acquisto di software o dispositivi speciali per facilitare il lavoratore disabile, ecc. Il contributo è ottenibile sia in caso di nuova assunzione di un lavoratore disabile (per predisporre l’ambiente di lavoro idoneo), sia in caso di mantenimento al lavoro di un dipendente che abbia avuto un aggravamento della propria disabilità (oltre il 50%). Queste misure di sostegno all’inclusione lavorativa, finanziate anch’esse dal Fondo Regionale Disabili, mirano a eliminare le barriere e a favorire soluzioni di accomodamento ragionevole in azienda, in linea con quanto previsto dalla normativa nazionale e internazionale in tema di diritti delle persone con disabilità.
Durata e scadenze dell’iniziativa
Il programma regionale veneto per l’occupazione dei disabili approvato a fine 2024 copre le assunzioni effettuate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025. Gli incentivi descritti sono dunque richiedibili per i contratti avviati nel corso del 2025, fino ad esaurimento delle risorse stanziate. Trattandosi di misure strutturali, qualora a fine anno dovessero rimanere fondi non utilizzati, o nel caso vengano stanziati ulteriori finanziamenti, l’iniziativa potrebbe proseguire nel 2026 senza interruzione. Le aziende interessate sono invitate comunque a presentare le richieste il prima possibile, vista la possibile capienza limitata del Fondo. Nel 2025 la dotazione complessiva per questi interventi ammonta a circa 26,4 milioni di euro, cifra destinata a coprire sia i bonus assunzionali che le altre azioni di politica attiva per l’inclusione (formazione, tirocini, progetti di autoimpiego assistito, ecc.). È possibile che la Regione aggiorni annualmente (o tramite delibere aggiuntive) l’elenco degli incentivi e i relativi importi: pertanto per le assunzioni a fine 2025 o inizio 2026 si consiglia di verificare eventuali proroghe o nuove delibere regionali.
Modalità di domanda
Le aziende che intendono usufruire degli incentivi per l’assunzione di persone con disabilità devono presentare apposita domanda di contributo alla Regione Veneto – Direzione Lavoro (Unità Collocamento Mirato). In genere, le richieste vengono gestite in collaborazione con i Centri per l’Impiego competenti: ad esempio, per l’anno 2025 le domande di bonus andavano presentate presso il CPI di riferimento a partire dal 1° aprile 2025, secondo quanto indicato nell’Avviso pubblico. La procedura tipica prevede la compilazione di moduli dedicati (scaricabili dal portale ClicLavoro Veneto o dalla sezione “Spazio Operatori” del sito regionale) e l’invio tramite PEC o tramite il sistema informativo regionale, allegando la documentazione che attesta l’assunzione effettuata e il possesso dei requisiti (es. copia del contratto, certificazione dell’invalidità del lavoratore, ecc.). È richiesta l’apposizione di una marca da bollo da 16€ sulla domanda ufficiale. Le istruzioni operative, i criteri dettagliati e i riferimenti normativi sono illustrati nell’Avviso approvato dalla Regione (consultabile nel Bollettino Ufficiale regionale e sui siti istituzionali). Si raccomanda alle imprese di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite (termini perentori, modulistica, documenti da allegare) per non perdere il diritto all’incentivo. In caso di dubbi, ci si può rivolgere ai CPI – Uffici Collocamento Mirato oppure a Veneto Lavoro, ente strumentale regionale che coordina l’attuazione di queste politiche.
Bando aperto: Incentivi assunzioni persone con disabilità (Programma 2024-2025) – Domande presentabili per assunzioni effettuate entro 31/12/2025. Le richieste vengono accolte a sportello (fino a capienza fondi). NB: Fondo strutturale; misure confermate anche per il 2026.
Altre Agevolazioni
Oltre alle misure specifiche sopra descritte, le imprese venete possono naturalmente beneficiare di tutti i principali incentivi nazionali alle assunzioni validi nel 2025 (come l’esonero contributivo per l’assunzione di giovani under 36 o donne svantaggiate, i bonus per NEET, etc.), poiché questi valgono su tutto il territorio italiano.
Tuttavia, in questo articolo ci siamo concentrati esclusivamente sulle agevolazioni regionali del Veneto, ossia quelle promosse o gestite direttamente dalla Regione o da enti ad essa collegati, che integrano i benefici statali con ulteriori aiuti locali.
Per il 2025, i bandi regionali attivi in Veneto in ambito assunzioni sono essenzialmente quelli illustrati: il contributo EBAV per le nuove imprese e gli incentivi del Fondo Disabili. Al momento non risultano altri bonus occupazionali regionali specifici per l’assunzione di categorie generiche di lavoratori (ad esempio giovani non rientranti nelle misure sopra, disoccupati over 50, ecc.), sebbene la Regione Veneto abbia attivato un “Bonus Politiche Attive” destinato ai disoccupati stessi (un sostegno economico fino a 700€ mensili per chi partecipa a tirocini o Work Experience regionali) per favorire la loro occupabilità.
Eventuali ulteriori incentivi all’assunzione potranno essere introdotti nel corso dell’anno tramite nuovi bandi o delibere: è dunque consigliabile seguire gli aggiornamenti sui siti ufficiali regionali (Regione Veneto – sezione Lavoro, ClicLavoro Veneto, Veneto Lavoro) o iscriversi alle newsletter istituzionali per restare informati.
In sintesi, la Regione Veneto sostiene l’occupazione con strumenti mirati e concreti: contributi a fondo perduto alle piccole imprese che creano nuovi posti di lavoro e bonus finanziari per chi offre opportunità lavorative alle persone con disabilità, contribuendo così allo sviluppo economico e all’inclusione sociale sul territorio regionale.










