20/10/2025
Come scrivere una lettera di referenze: consigli ed esempi
Una lettera di referenze può rafforzare la candidatura nel mercato del lavoro, spesso più del solo CV. In questa guida vedremo cos'è e come strutturarla, consigli pratici, errori da evitare ed un esempio finale.

Cos’è una lettera di referenze
Una lettera di referenze è un documento formale, solitamente scritto da un ex datore di lavoro, supervisore o altra figura professionale che ha lavorato a stretto contatto con il candidato, in cui vengono attestate le competenze, l’esperienza e le qualità personali di quest’ultimo. In altre parole, si tratta di una lettera in cui una persona di riferimento conferma e raccomanda le capacità e i risultati ottenuti dal candidato in un determinato ruolo lavorativo o ambito di studio. Lo scopo della lettera di referenze è descrivere nel dettaglio le skills, la professionalità e il carattere del candidato per dimostrare ai potenziali datori di lavoro la sua idoneità a ricoprire un certo ruolo. Spesso la lettera di referenze viene allegata al curriculum vitae e alla lettera di presentazione, soprattutto quando espressamente richiesta dall’azienda, oppure può essere presentata spontaneamente per rafforzare la candidatura.
A cosa serve la lettera di referenze
La lettera di referenze rafforza la candidatura di un aspirante lavoratore, fornendo al selezionatore un’opinione esterna qualificata sul suo operato. Si tratta di un punto di vista “terzo” – diverso cioè da quanto il candidato dice di sé – e per questo considerato molto credibile e concreto. In un processo di selezione, una buona lettera di referenze può diventare un elemento distintivo: conferma e arricchisce quanto dichiarato nel CV e nella lettera di presentazione con esempi e giudizi provenienti da chi ha già visto il candidato all’opera.
Questa referenza scritta risulta particolarmente utile in settori molto competitivi o per candidati che vogliono dimostrare la propria affidabilità e serietà anche senza esperienze lavorative di alto profilo alle spalle. Inoltre, molte aziende utilizzano le referenze nelle fasi finali di selezione: è prassi che i datori di lavoro contattino direttamente i referenti indicati per verificare le informazioni fornite dal candidato. Avere già in mano una lettera di referenze ben scritta da allegare al CV significa facilitare e velocizzare questa verifica, presentando sin da subito la conferma delle proprie competenze. Anzi, è consigliabile chiedere ai propri referenti di preparare una lettera da inviare insieme alla candidatura, così da dare ai recruiter tutte le informazioni necessarie fin dal primo sguardo. In sintesi, la lettera di referenze è un ponte tra il tuo passato professionale e la fiducia del tuo futuro datore di lavoro, offrendo una testimonianza concreta e positiva del tuo rendimento.
Chi può scriverla e in quali contesti
Per ottenere il massimo beneficio da una lettera di referenze, è importante chiederla alla persona giusta e al momento giusto. In genere, il momento ideale per richiedere una lettera di referenze è al termine di un rapporto di lavoro (che sia un impiego, uno stage o una collaborazione), quando le tue prestazioni sono ancora fresche nella memoria di chi dovrà scrivere la lettera. Se stai lasciando un impiego, ad esempio, puoi domandare la lettera subito dopo aver annunciato le dimissioni, in modo cordiale e tempestivo. Assicurati che il rapporto si sia concluso in maniera positiva e senza conflitti, poiché un referente che nutre stima professionale verso di te sarà più propenso a scrivere referenze lusinghiere.
Quanto a chi può scriverla, il referente dovrebbe essere qualcuno che ti conosce bene in ambito lavorativo e che abbia una posizione di responsabilità o autorevolezza. Ecco alcuni esempi tipici:
- Ex datore di lavoro o responsabile diretto: la scelta più classica, ad esempio il tuo precedente capo, team leader o supervisor.
- Responsabile delle risorse umane: se l’azienda dispone di un HR manager che ti conosce e può attestare la tua condotta professionale.
- Collega senior o mentore: una figura con cui hai lavorato a stretto contatto e che abbia una grande esperienza (in grado di valutarti in modo obiettivo).
- Cliente o partner esterno soddisfatto: in caso di professioni dove si interagisce con clienti o fornitori (es. consulenti, venditori), un cliente particolarmente soddisfatto può scrivere una referenza sul tuo operato.
Anche i neo-laureati o studenti possono beneficiare di lettere di referenze in ambito accademico. In questo caso, a scriverla sarà un docente universitario o un tutor con cui si è collaborato, ad esempio il professore relatore della tesi o un docente con cui hai svolto un progetto di ricerca. Questa figura potrà attestare le tue competenze acquisite durante il percorso di studi, l’impegno dimostrato e le tue qualità personali in ambito accademico.
Ricorda: scegli referenti che ti conoscano bene e che possano parlare in modo concreto delle tue capacità. Chiedi sempre cortesemente la disponibilità della persona e fornisci tutte le informazioni utili (il tuo CV aggiornato, la posizione per cui ti candidi, gli aspetti che vorresti fossero evidenziati). Così facendo, il referente potrà scrivere una lettera più mirata e accurata, in linea con i tuoi obiettivi professionali.
Struttura ideale di una lettera di referenze
Come ogni lettera formale, anche la lettera di referenze segue una struttura standard ben definita. In generale, si possono distinguere quattro parti principali: intestazione, corpo, chiusura e firma. Vediamole in dettaglio:
- Intestazione: Nella parte iniziale vanno inseriti i dati principali della lettera. In alto è opportuno indicare le informazioni su chi scrive (nome, cognome, posizione e magari indirizzo o intestazione aziendale) e, a seguire, luogo e data. Subito dopo si può specificare il destinatario (se conosciuto) oppure un’indicazione generica come “A chi di competenza”. È inoltre buona prassi inserire l’oggetto della lettera, ad esempio “Lettera di referenze per [Nome Cognome del candidato]”, così che il lettore comprenda subito di cosa si tratta.
- Corpo (contenuto della lettera): È il cuore della lettera di referenze, composto da uno o più paragrafi. Si apre solitamente con un’introduzione in cui il referente si presenta e dichiara in che veste conosce il candidato. Ad esempio: “Io sottoscritto [Nome Referente], in qualità di [ruolo] presso [Azienda], confermo che [Nome Candidato] ha lavorato con noi dal [data] al [data] nel ruolo di [posizione]…”. Subito dopo, il testo prosegue descrivendo le prestazioni lavorative del candidato: le mansioni svolte, i risultati raggiunti, le competenze tecniche e trasversali dimostrate, nonché l’atteggiamento e le qualità personali apprezzate sul lavoro (affidabilità, puntualità, capacità di lavorare in team, ecc.). È fondamentale evidenziare i punti di forza del candidato, magari facendo riferimento a obiettivi specifici che ha raggiunto o a progetti di successo a cui ha contribuito. Questa parte dovrebbe essere il più possibile concreta e pertinente: l’ideale è mettere in risalto le competenze e caratteristiche che sappiamo essere importanti per la posizione a cui il candidato aspira. In tal modo la lettera risulterà personalizzata e davvero utile a chi la leggerà.
- Nel corpo della lettera si può anche menzionare – se rilevante – il motivo per cui il rapporto di lavoro è terminato. Questa informazione è facoltativa, ma può essere utile soprattutto se la fine del rapporto è avvenuta per motivi neutri o positivi (ad esempio la naturale conclusione di uno stage, il trasferimento del candidato per crescita professionale, la chiusura del progetto, etc.). Spiegare brevemente e in termini positivi perché ci si è lasciati può rassicurare il futuro datore di lavoro (ad esempio: “la collaborazione è terminata perché il progetto è giunto al termine” oppure “il candidato ha scelto di intraprendere una nuova opportunità di carriera”). L’importante è che tale spiegazione, se inserita, contribuisca a valorizzare il candidato e non ne offuschi l’immagine.
- Chiusura: Nell’ultimo paragrafo della lettera si tirano le somme e si formulano i saluti finali. In genere la chiusura comprende una frase in cui il referente conferma il suo pieno supporto alla candidatura della persona (“Raccomando vivamente [Nome] per la posizione…”) e offre la propria disponibilità per eventuali ulteriori informazioni o chiarimenti (“Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione…”). È buona norma includere una formula di cortesia conclusiva (ad esempio “Cordiali saluti” o “Distinti saluti”), seguita dalla firma. Questa dimostrazione di disponibilità e la formula di chiusura cortese contribuiscono a dare un tono professionale e collaborativo alla lettera.
- Firma: Alla fine del documento il referente appone la propria firma. Nelle lettere cartacee formali, la firma autografa è posta sopra il nome e cognome digitati; in una lettera digitale (ad esempio in PDF) si può inserire la scansione della firma oppure semplicemente il nome completo. Subito sotto il nome, è opportuno indicare il titolo/ruolo del referente (es: Mario Rossi – Direttore Marketing, XYZ S.p.A.). Inoltre, è utile fornire i recapiti del referente (telefono e/o email) – qualora non siano già presenti nell’intestazione – così che il destinatario possa eventualmente contattarlo per verifiche o domande. Inserire i contatti assicura completezza al documento e facilita i futuri datori di lavoro nel proseguire il controllo delle referenze.
Suggerimenti pratici per scrivere una lettera di referenze efficace
Scrivere una lettera di referenze richiede attenzione sia al contenuto sia allo stile. Ecco alcuni consigli pratici per redigere una lettera efficace e ben vista dai selezionatori:
- Mantieni un tono formale e professionale: Usa un linguaggio cortese e professionale, evitando espressioni colloquiali o confidenziali. Ciò non significa usare frasi complicate: al contrario, è preferibile uno stile semplice e preciso. Evita anche termini eccessivamente enfatici o lodi esagerate che potrebbero rendere la lettera poco credibile – meglio un linguaggio sobrio ma accurato, che valorizzi in modo realistico le competenze e i successi del candidato. Mantenere un registro formale e una formattazione curata dà al documento maggiore autorevolezza e facilita una lettura scorrevole.
- Sii concreto e specifico nel contenuto: Una lettera di referenze incisiva non dovrebbe limitarsi a formule generiche del tipo “Tizio è un ottimo dipendente, molto competente”, ma offrire esempi concreti a sostegno delle affermazioni. Ad esempio, invece di dire “è una persona affidabile”, puoi scrivere “in un periodo di carico di lavoro imprevisto ha fatto straordinari per tre giorni consecutivi, rispettando una scadenza urgente e dimostrando grande senso di responsabilità”. Dettagli come questo rendono la lettera molto più convincente e memorabile. Allo stesso modo, cerca di quantificare i risultati (se possibile) e di citare progetti o obiettivi specifici raggiunti dal candidato, perché questo dà misura tangibile alle sue capacità.
- Rispetta una lunghezza adeguata: Una lettera di referenze dovrebbe essere breve ma completa. In generale è consigliabile restare entro una pagina di lunghezza. Una lettera troppo lunga rischia di non essere letta per intero e di diluire le informazioni importanti; viceversa, una pagina ben sintetizzata garantisce leggibilità e impatto massimo. Focalizzati sui punti salienti del profilo del candidato, evitando di dilungarti su dettagli marginali: l’obiettivo è dare un quadro positivo ed efficace, non raccontare tutta la storia lavorativa.
- Personalizza la lettera per il ruolo specifico: Se possibile, adatta il contenuto della referenza al contesto in cui il candidato la utilizzerà. Ciò significa mettere in evidenza le competenze e qualità che sono pertinenti al settore o alla posizione per cui si candida. Ad esempio, se sai che il candidato sta cercando lavoro come project manager, sottolinea la sua capacità organizzativa, di leadership e di rispetto delle scadenze. Una lettera coerente con il profilo ricercato risulterà molto più efficace agli occhi di chi la legge. Evita dunque di usare lo stesso testo standard per chiunque: anche se lo scheletro della lettera può essere simile, ogni referenza dovrebbe riflettere in modo mirato il profilo del candidato e il ruolo per cui è raccomandato.
- Rileggi e cura la forma: Prima di finalizzare la lettera, dedica il tempo a una scrupolosa revisione. Controlla che non vi siano errori ortografici o grammaticali, che tutti i nomi propri (del candidato, dell’azienda, ecc.) siano scritti correttamente e che i tempi dei verbi siano coerenti. Assicurati anche che la formattazione sia omogenea e professionale: per esempio, usa un unico font leggibile, allinea correttamente i paragrafi, e non dimenticare di inserire tutte le informazioni necessarie (come luogo e data, oggetto, saluti finali, firma e contatti). Un documento privo di errori e ben impaginato denota professionalità e attenzione al dettaglio – qualità che riflettono positivamente sia sul referente sia sul candidato.
Errori comuni da evitare
Una lettera di referenze scritta male non solo perde di efficacia, ma può addirittura danneggiare la candidatura del candidato. Ecco alcuni errori comuni da evitare assolutamente nella stesura:
- Scegliere il referente sbagliato: Non chiedere la lettera a qualcuno che ti conosce appena o con cui hai collaborato marginalmente. È preferibile rivolgersi a una persona che ha lavorato con te a stretto contatto e può parlare in modo concreto delle tue competenze e del tuo stile professionale. Un referente distante o poco informato rischia di produrre una lettera generica e poco convincente.
- Scriverla da soli facendola solo firmare al referente: Può sembrare una scorciatoia comoda (e a volte alcuni candidati propongono una bozza al proprio ex capo), ma attenzione: se la lettera è scritta interamente dal candidato stesso, spesso risulta poco autentica e i selezionatori più esperti possono riconoscerlo. L’ideale è che il referente scriva la lettera di suo pugno – magari su spunti forniti dal candidato – così che il tono sia genuino e credibile.
- Usare un linguaggio troppo generico o “standard”: Evita frasi fatte e vaghe del tipo “X ha svolto bene il suo lavoro” senza dettagli specifici. Formulazioni generiche e poco personalizzate non lasciano il segno. Come già sottolineato, è importante includere esempi reali e particolari concreti. Una lettera piena di frasi generiche darà l’idea che il referente non conosca davvero il candidato o non abbia elementi positivi da evidenziare.
- Non adattarla al contesto lavorativo: Un errore frequente è usare lo stesso modello di lettera per qualsiasi occasione senza modificarlo. In realtà, una buona lettera di referenze deve essere coerente con il ruolo e il settore per cui il candidato si sta proponendo. Non menzionare competenze o esperienze non pertinenti alla nuova posizione; al contrario, aggiorna il testo in base alla posizione desiderata, enfatizzando gli aspetti più rilevanti. Personalizzare la lettera in base al contesto la rende molto più efficace.
- Dilungarsi eccessivamente: Una lettera troppo lunga o prolissa rischia di annoiare e di far perdere di vista i punti chiave. Superare la lunghezza di una pagina è sconsigliato. Bisogna invece essere sintetici: meglio una lettera breve e densa di contenuto mirato, che una lunga piena di informazioni ridondanti. Se nel rileggere ti accorgi che qualche frase non aggiunge vero valore, valuta di tagliarla o snellirla.
- Trascurare formattazione e dettagli di contatto: Alcuni errori “di forma” possono dare una cattiva impressione anche se il contenuto è buono. Ad esempio, l’uso di font diversi all’interno dello stesso documento o spaziature incoerenti tra i paragrafi denotano poca cura. Assicurati di mantenere uno stile grafico uniforme. Inoltre, non dimenticare di includere i recapiti essenziali del referente (numero di telefono e/o email) e dell’azienda, se opportuno: l’assenza di queste informazioni potrebbe frustrare un selezionatore interessato a contattare per conferme. Infine, attento a non sbagliare nomi o titoli (errori come il nome del candidato scritto scorrettamente o il ruolo aziendale errato sono molto gravi). Una revisione attenta evita questi scivoloni.
Esempio completo di lettera di referenze
Dopo aver esaminato teoria e consigli, può essere utile vedere una lettera di referenze esempio per capire come mettere in pratica il tutto. Ecco un fac-simile di lettera di referenze (con nomi e dati di fantasia) che segue la struttura e le indicazioni fornite finora:
Giovanna Verdi
Responsabile Risorse Umane – XYZ S.p.A.
Via Roma 123, 00100 Roma
Tel: 06 1234567 – Email: g.verdi@xyz.com
Roma, 20 ottobre 2025
A chi di competenza,
Oggetto: Lettera di referenze per il Sig. Luca Bianchi
Con la presente desidero confermare che il Sig. Luca Bianchi ha lavorato presso la XYZ S.p.A. alle mie dipendenze, ricoprendo il ruolo di Analista Marketing dal 1º marzo 2022 al 30 settembre 2025. In qualità di Responsabile Risorse Umane dell’azienda, ho avuto modo di supervisionare direttamente il suo operato durante tutto il periodo della sua collaborazione.
Nel corso di questi tre anni, il Sig. Bianchi ha dimostrato un’eccellente capacità analitica e un forte spirito di iniziativa. Ha partecipato attivamente alla raccolta e all’analisi dei dati di mercato, contribuendo a sviluppare report dettagliati che hanno guidato importanti decisioni strategiche del reparto Marketing. Grazie al suo impegno, XYZ S.p.A. è riuscita a identificare nuovi segmenti di clientela, incrementando la propria quota di mercato di circa il 15% in due anni. Il Sig. Bianchi si è distinto per la sua affidabilità (ha sempre rispettato le scadenze assegnate) e per le ottime doti comunicative nel presentare i risultati delle analisi sia al team interno che ai clienti esterni.
Il rapporto di lavoro si è concluso per scelta del Sig. Bianchi, il quale ha espresso il desiderio di intraprendere nuove sfide professionali e accrescere ulteriormente le proprie competenze. Pur dispiaciuti di perdere un collaboratore così valido, comprendiamo le sue motivazioni e gli auguriamo ogni successo futuro. Posso affermare con certezza che Luca Bianchi è un professionista preparato e appassionato, e raccomando vivamente la sua candidatura per posizioni nel settore Marketing o Analisi di mercato. Sono convinta che saprà portare un contributo significativo in qualsiasi realtà deciderà di entrare.
Rimango a disposizione per fornire eventuali ulteriori informazioni o chiarimenti riguardo l’operato del Sig. Bianchi presso la nostra azienda.
Distinti saluti,
[Firma]
Dott.ssa Giovanna Verdi
Responsabile Risorse Umane – XYZ S.p.A.
Tel: 06 1234567 – Email: g.verdi@xyz.com
Come si può notare dall’esempio, la lettera è chiara, completa e personalizzata sul profilo del candidato. Seguendo questa struttura e adottando un tono professionale ma sincero, potrai scrivere una lettera di referenze efficace che metta in luce il valore del candidato e fornisca un valido supporto alla sua candidatura. Con le giuste referenze, chiunque in cerca di nuove opportunità avrà un ulteriore asso nella manica per rimettersi in gioco nel mondo del lavoro.